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     CAST


Vincent Lindon, Claude Rich, Isild Le Besco, Lorant Deutsch, Geraldine Pailhas, Fabrice Luchini


     PREMI

 

 


     RECENSIONI


Presentato in anteprima all'ultimo festival di Locarno, il film di Philippe Le Guay è più attuale che mai. Le continue lamentazioni circa l'aumento del costo della vita con il passaggio all'euro è indubbiamente il punto nevralgico e più attuale delle discussioni di tutti i cittadini dell'Europa unita. A pensarci bene l'argomento è vecchio come il mondo e di problemi quotidiani legati all'economia del "soldo" se ne parla e straparla da sempre.
L'ispirazione artistica del regista francese porta così una pletora di personaggi che sulla scena ne discutono, ne piangono persino, cercando di liberarsi dal giogo del vile denaro che se da una parte assicura benessere, dall'altro può ridurre ad una terribile schiavitù.

È quello che accade a Vincent Lindon, proprietario di un ristorante, troppo generoso con chi gli chiede prestiti e alla continua ricerca di fondi per un nuovo progetto; a Fabrice Luchini alle prese con la propria avarizia che gli fa perdere donne e buoni affari o alla giovane interpretata da Isild Le Besco, decisa a fare a meno dei soldi di famiglia pur di trovare un amore sincero e non influenzato dal suo patrimonio. A questi personaggi fa da contrappunto una prostituta d'alto bordo che nel tentare di rieducare il più tirchio dei protagonisti, illustra un rapporto con il denaro assolutamente svincolato da sentimenti di possesso o di desiderio, libero invece di prenderne reale godimento spendendolo e a volte persino spandendolo.
Storia modernissima sviluppata con grande ironia, ricordando le commedie di un altro francese - ed eccellente - come Claude Sautet, che già aveva parlato di soldi e di uomini in film celebri come "Il commissario Pellissier" con Romy Schneider.
Philippe Le Guay affida a degli attori di grande scuola i difficili ruoli che la quotidianità assegna agli uomini comuni: questi si destreggiano con ottima abilità viaggiando nell'oscuro labirinto dei sentimenti e delle paure, dell'ansia e del desiderio.
Una sorta di monito a dare un nuovo valore alla vita liberandola dal potere del denaro, difficile da mettere in pratica. Ma il cinema serve anche a farci sognare.

Valeria Chiari - Film Up


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