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Parminder K. Nagra, Keira Knightley, Jonathan Rhys-Meyers


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Una diciottenne angloindiana con la passione per il calcio, ostacolata da mamma e papà che la vorrebbero in cucina a preparare il tradizionale «chapati». Con il sari al posto di calzoncini e scarpe da ginnastica. Arriva venerdì anche in Italia Sognando Beckham di Gurinder Chadha, con Parminder Nagra, Keira Knightley, Jonathan Rhys Meyers e l’ex All Saints Shaznay Lewis. Il film è stato campione d’incassi in Gran Bretagna con 12 milioni di sterline, ma è diventato un caso anche in Australia e in Francia. «È stato capito — dice la regista nata a Leicester da una famiglia panjabi — e apprezzato come una commedia inglese e non il ritratto di una minoranza che vive in Gran Bretagna. Ma non nego che in Inghilterra esistano ancora conflitti legati all’integrazione».
Commedia etnica che racconta lo scontro fra culture, arriva dopo Il mio grosso grasso matrimonio greco di Joel Zwick preceduto, fra gli altri, da East is East e Jalla Jalla. «Sono film che raccontano scontri generazionali universali, non legati a una sola cultura. Io volevo mostrare quanto è complessa la vita delle donne indiane, che lottano contro il machismo e le tradizioni. La mia ragazza rompe i pregiudizi, combatte per una femminilità meno conservatrice». L’idea per il film è nata dopo gli Europei del ’96 e i Campionati del mondo del ’98. «L’Inghilterra — racconta la regista — si fermava durante le partite, mi ha sconvolto. Ora di calcio ne so di più ma non sono tifosa».
A David Beckham, capitano della nazionale inglese e del Manchester United, la regista ha inviato il copione. «È stato il primo a leggerlo. Lo ha sostenuto perché ama il calcio femminile. David e sua moglie, l’ex Posh Spice, non hanno chiesto soldi per apparire in una scena del film». In Sognando Beckham compaiono anche la mamma e le zie della regista. «È un film autobiografico, mi sono ispirata alla mia famiglia per scrivere la sceneggiatura. Ora quando mi invitano alle feste sono terrorizzati che li metta nel mio nuovo lavoro». Adesso prepara il suo quarto lungometraggio. «Una parodia di Bollywood e Hollywood, un musical con una ragazza indiana e un giovane americano ispirato a "Orgoglio e pregiudizio" di Jane Austen. Il titolo? Bride and prejudice».


SANDRA CESARALE, CORRIERE DELLA SERA.IT -10/12/2002


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