Sposami Kate! è un film
misogeno. Commedia (apparentemente) sull'impossibilità di
creare un rapporto stabile una volta perso il treno dei
primi quarant'anni, Sposami Kate! è il ritratto di Kate (Andie
MacDowell), preside di una scuola femminile in una piccola
cittadina inglese che ogni lunedì incontra le sue due amiche
Molly e Janine, come lei donne socialmente affermate: la
prima è a capo della locale polizia, la seconda fa il
medico. Insieme le tre quarantenni passano la serata a
trasgredirsi, così come si può trasgredire a se stessi in un
piccolo centro: fumano, bevono litri di gin, mangiano
cioccolata, dicono cose sconce e giocano ad assegnarsi lo
scettro di 'sfigata della settimana'. Ma la vera
trasgressione sessuale è in agguato: Kate incontra ad un
funerale un venticinquenne ex allievo che lavora al
crematorio e suona l'organo in chiesa e nel giro di pochi
minuti fa l'amore con lui tra i cespugli a pochi metri dalla
cerimonia funebre. La scintilla è scoccata, e vediamo Kate e
Jed farlo dappertutto, con conseguente disappunto delle due
amiche che stigmatizzano la relazione al punto da ricorrere
al complotto per indurre Kate a rinsavire. Alla vigilia del
matrimonio la commedia subisce una drammatica svolta e Kate,
mortificata nell'anima e nel corpo, decide di concedersi al
pastore (in senso religioso), che da tempo la corteggia.
I fantasmi di questo film sembrano essere due (e opposti).
Il primo è Quattro matrimoni e un funerale . In quel
colpaccio internazionale che nel bene e nel male ha
rappresentato una pietra miliare britannica apparivano ben
due attrici di Sposami Kate!, la stessa MacDowell e Anna
Chancelor (la fidanzata abbandonata di Hugh Grant). E di
quel film impeccabile il regista e autore di Sposami Kate!,
John McKay, ha cercato di riprodurre la leggerezza. L'altro
fantasma è il cinema americano - iconizzato nel film ancora
con l'attrice statunitense Andie MacDowell, - e al quale
l'esordiente regista si sottomette con poco dignitoso
servilismo ideologico, ammantando la sua commedia di un
imbarazzante e ferale puritanesimo (e cioè la confessione
religiosa che subì persecuzioni in patria ed emigrò appunto
nel nuovo mondo).
Ma a John McKay non basta brutalizzare la dignità delle
quarantenni. Annaspa per seguire le rigide evoluzioni
sessuali del corpo altero di MacDowell (la ritrae persino
pensosa seduta sul cesso) e ci regala battute che vorrebbero
essere ammiccanti e piacevolmente equivoche ma sono solo
volgarotte ("Il mio organo è a sua completa disposizione" è
a livello di xmas movie italiano). Nessun matrimonio, un
funerale.
Camillo De Marco - Kw cinema