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CAST
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Tony Leung Chiu Wai, Joan Chen, Anupam Kher, Lee-Hom
Wang, Wei Tang, Johnson Yuen, Chih-ying Chu
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PREMI
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RECENSIONI
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Dopo il successo de "I segreti
di Brokback Mountain", il regista Ang Lee ripropone alla 64ª
Mostra del Cinema di Venezia un film sull'amore. "Lust
Caution (Se, Jei)" è tratta dall'omonimo racconto della
scrittrice cinese Eileen Chang e racconta le vicende di una
giovane ragazza, nel periodo dell'occupazione di Shangahi da
parte dei giapponesi, durante la II Guerra Mondiale.
La timida Wong Chia Chi studentessa universitaria entra a
far parte di una compagnia teatrale che ha come obiettivo
quello di risvegliare emozioni patriottiche nei propri
connazionali.
Wong Chia Chi si innamora del leader del gruppo Kuang Yu Min,
e non esita a sacrificarsi per la patria quando lui
organizza un piano per eliminare un traditore, pericoloso e
corrotto politico. Ma gli eventi non si svolgono come
sperato e la giovane si trova invischiata in una pericolosa
situazione.
Dopo tre ore di film ci si chiede quale sia il vero
significato della pellicola. Dopo aver vinto il Leone d'Oro,
infatti, sembra che Ang Lee abbia imboccato la strada
dell'amore sofferto e travagliato, allontanandosi dai toni
favoleggianti de "La Tigre e il Dragone", pur conservandone
alcune immagini poetiche, per analizzare ed esporre in modo
freddo e crudo fin dove si può arrivare con la passione, e
quanto possa essere difficile amare.
Cosa possa spingere una ragazza a compiere dei sacrifici
talmente grandi è una domanda che sorge spontanea, e
ovviamente la risposta è l'amore, pur se mascherata da
patriottismo. E sempre la forza dell'amore riesce a
riscaldare il cuore di un cinico aguzzino coinvolgendolo al
punto tale da fargli abbassare la guardia. E ancora l'amore
porta la giovane protagonista a cambiare opinione sulla sua
vittima, il traditore della patria, portandola a scoprire la
fragilità che è in lui.
Questo menage contorto è sicuramente coinvolgente, e gli
attori riescono perfettamente nell'intento di esprimere la
confusione e la profondità dei sentimenti. Ma la pellicola
appare decisamente lunga, e sicuramente molte parti
risultano inutili al raggiungimento del risultato finale.
Probabilmente sarebbe stato d'aiuto anche tagliare o
contenere il lungo, esplicito e complicato amplesso tra i
due amanti, che hanno sfinito non solo i personaggi, ma
anche gli spettatori in sala.
Ciò che comunque affascina sempre di Ang Lee è la cura degli
elementi di contorno, come la fotografia che smorza i toni
della vicenda storica e sentimentale, e la colonna sonora,
che invece ne intensifica l'emotività.
Monica Cabras
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