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CAST
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George Clooney, Matt Damon, Amanda Peet, William Hurt,
Michelle Monaghan, Susan Allenback, Nicholas Art, Jay
Barber, Chris Cooper
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PREMI
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George Clooney premio Oscar
migliore attore non protagonista
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RECENSIONI
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In questo film scritto e
diretto da Stephen Gaghan, viene ripreso lo stile e la
complessità che aveva caratterizzato un altra opera dello
stesso regista: Traffic. Ma mentre in Traffic la vicenda
relativa al contrabbando di stupefacenti era limitata a
Messico e Stati Uniti, stavolta siamo su un altro livello di
narrazione: su scala mondiale. Il film si basa sul libro di
Robert Bauer "See no evil", un atto di accusa di un ex
agente della CIA all'indomani dell'11 settembre nei
confronti della politica estera degli Stati Uniti nel Medio
Oriente. L'accusa principale è che gli USA traggano un
vantaggio concreto dall'instabilità dell'area per avere
facile accesso al petrolio, con prezzi quanto meno di
favore.
Syriana, come già accennato rispetto a Traffic ha la
caratteristica di essere un film corale, in cui le vicende
di diversi personaggi si intrecciano per poi districarsi nel
finale. Dato l'argomento, va da se che non si tratta di un
lieto fine. Così abbiamo una fusione di due compagnie
petrolifere tesa allo sfruttamento dei ricchi giacimenti del
Kazachistan, un pretendente al trono di un paese arabo che
potrebbe essere riformista e quindi non è ben visto dal
governo americano. E poi ancora consulenti, agenti della
CIA, hezbollah, terroristi, reclutatori e, naturalmente alti
ufficiali governativi statunitensi. Ogni aspetto del
presunto "scontro tra civiltà" è rappresentato in Syriana,
con l'apporto tra gli altri, di George Clooney, Matt Damon e
William Hurt.
E proprio Clooney sembra voler continuare la via
dell'impegno politico, scegliendo film che permettano di
raccontare storie difficili, controverse, ma di potente
impatto. Del resto, come ha ripetuto molte volte lo stesso
Clooney, la celebrità può anche essere adoperata per essere
utili, per raccontare storie che altrimenti nessuno vorrebbe
sentire. Il punto focale di Syriana è la considerazione per
cui la corruzione è non solo lecita ma addirittura
desiderabile, se concorre all'ottenimento di risultati di
interesse nazionale. E da questo la correlazione, seppure
indiretta, tra aggressività in politica estera e terrorismo
di matrice islamica. Bisogna sottolineare che la storia
raccontata è parzialmente di finzione, ma questo non
delegittima politicamente un film in ogni caso coraggioso in
questo periodo storico.
Mauro Corso
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