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CAST
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Asia Argento, Udo Kier, Robert Madison, Clive Riche,
Coralina Cataldi Tassoni, Moran Atias, Tommaso Banfi,
Valeria Cavalli
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PREMI
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RECENSIONI
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Dove sia finito il talento di
Dario Argento per il cinema horror è difficile dirlo. Anzi,
dopo le ultime pellicole da lui proposte, improponibili, e
dopo aver visto questo “La terza madre”, viene da chiedersi
se Dario Argento abbia davvero mai avuto un talento per il
cinema Horror, o se invece ha vissuto questi anni godendo
delle felice intuizioni di quando era più giovane. La
provocazione sarà avvertita da tutti come spocchiosa e a dir
poco irriverente, ma visti i risultati che Dario Argento
continua a proporre sul grande schermi, godendo del ricordo
di vecchissimi film come “Profondo rosso” e “Suspiria”, il
dubbio diventa lecito.
In “La terza madre” manca tutto, horror compreso, che
diviene ridicolo e a tratti penoso con effetti splatter e
orge di sangue che fanno rimpiangere i B-movie degli anni
Settanta. Recitazione assente al servizio di una trama
improbabile già di suo, resa ancor meno credibile da una
sceneggiatura che rasenta il cinema porno.
Di Asia poi non c’è bisogno di parlare. La sua recitazione è
talmente noiosa e monocorde che viene voglia di entrare nel
film e insegnargli come si fa il suo lavoro.
Diego Altobelli
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